Stop all’effetto yo-yo


Una ricerca statunitense pubblicata sulla rivista Jama ha rilevato che con certi regimi dietetici di mantenimento si rischia di più l’effetto yo-yo, che consiste nel riprendere i chili, magari con gli interessi, che con tanta fatica si erano persi. L’effetto yo-yo è più frequente con le diete a basso contenuto di grassi. Così per mantenere la perdita di peso è meglio optare per una riduzione dei carboidrati o meglio ancora scegliere alimenti a basso indice glicemico.

Una delle spiegazioni per il fallimento di molte diete nel lungo termine è che la perdita di peso induce adattamenti biologici, come la riduzione della spesa energetica dell’organismo e l’aumento dell’appetito, che portano a recuperare i chili persi. Cioè dopo una dieta ferrea il metabolismo rallenta e spende meno energie: con la dieta di mantenimento a basso contenuto di grassi la tendenza del metabolismo ad “addormentarsi” è più marcata rispetto agli altri regimi messi sotto esame.

Salute e …peggio nun nisse.

L’attività fisica fa bene

Ad un recente Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) tenutosi a Genova è stato sottolineato il rischio di malattie cardiovascolari legate alla sedentarietà.

Il 42% degli italiani sta seduto fino a 8 ore al giorno e il rischio per il cuore scatta dopo 6 ore attaccati alla scrivania. A quel punto la probabilità di andare incontro a infarto e ictus aumenta di circa il 20 per cento negli uomini e addirittura del 40 per cento nelle donne.

Il tempo libero, secondo i dati epidemiologici nazionali, non è di fatto più movimentato: un italiano su due non svolge mai un’attività fisica di grado moderato, come sarebbe raccomandato per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, e uno su cinque non cammina neppure dieci minuti una volta alla settimana.
Se alla sedentarietà sul lavoro si aggiunge l’inattività fisica nel tempo libero, la probabilità di andare incontro a un evento cardiovascolare nell’arco di dieci anni aumenta addirittura di oltre il 70 per cento nelle donne e di circa il 50 per cento negli uomini.

Decisamente negative per la salute del cuore anche le diete “yo-yo”, che provocano continui cambiamenti di peso e portano a un aumento del 40 per cento del rischio cardiovascolare.

Salute e …peggio nun nisse.